giovedì 18 dicembre 2008

La storia di Davide

Sono nato nell’ospedale di Treviso; appena nato ricevevo delle tutine.
A tre anni ho iniziato la scuola materna, a quattro anni è nata mia sorellina Sara, e dovevo essere responsabile.
Fini te le elementari sono andato nelle scuole medie, sono stato bocciato ed ora devo ripetere l’anno.
Sono nato nell’ospedale di Treviso; appena nato ricevevo delle tutine.
A tre anni ho iniziato la scuola materna, a quattro anni è nata mia sorellina Sara, e dovevo essere responsabile.
Fini te le elementari sono andato nelle scuole medie, sono stato bocciato ed ora devo ripetere l’anno.

Davide

Le nostre paure più profonde

Io sono Alessandro e ho delle paure: ad esempio che, quando è buio salti fuori un ladro killer o un mio clone perfetto o che un clone del prof. ci uccida, oppure: che Filippo nobile o altri miei amici muoiano o che salti fuori un mostro da qualcuno o che 500 uomini malati contagiassero tutti di peste o che degli zombie con un mitragliatore sparino a tutti quando l’esercito militare non se lo aspetta. Mentre queste sono le paure di Filippo: siccome guardo molti film horror ho paura che salti fuori una bambina anoressica con un martello o che una donna fantasma mi attacchi senza lasciarmi via di scampo. Un’altra paura è che una persona cara muoia.

Alessandro e Filippo N.

Horror

Tutto iniziò così: nella città di Madrid ogni notte avveniva un omicidio.
Un giorno toccò morire a gim mc curtie Una bambina anoressica scappata da un laboratorio scientifico aveva in mano una motosega e un martello con cui uccideva la gente.
Tagliava e frantumava la gente. Le notti seguenti toccò a suo fratello Steve.
Inseguito toccò a guido e poi a altre persone. Ma un giorno i poliziotti andarono nella casa di una vecchietta che era stata uccisa dalla bambina. La bambina probabilmente si rifugiava nella cantina della casa perché si sentivano dei rumori e delle urla. I poliziotti avevano molta paura ma riuscirono a superarla; (la paura). Ma dopo un po’ la catturarono e la portarono in prigione una volta dentro la gente di Madrid inizio a rassicurarsi e a uscire in strada ma non per molto perché la bambina evase dal carcere e iniziò di nuovo a uccidere ecco una foto di chi uccise:

il famigerato Bredpitt.

Dopo molti omicidi distrusse la città di Madrid una volta rasa al suolo si diresse verso New York; e distrusse pure quella. E infine distrusse l’America. Poi passò a distruggere la Russia. Poi toccò alla Cina e infine alla Norvegia. Uccise: James Bond, Demi lovato, poi a 9089847567640000000000000000000000000000 soldati dell’esercito. Dopo 1000 anni la bambina morì e tutto tornò normale.

Alessandro e Filippo N.

mercoledì 17 dicembre 2008

Il tempo degli assassini e dei loro draghi

Tanto tempo fa, un drago chiamato drago polvere di stelle veniva cavalcato dal suo signore e padrone di tutti gli assassini.
Il drago era nero con sfumature di grigio topo, aveva gli occhi blu fiamma, aveva un corno che partiva dal naso e delle spine lunghe un metro gli incorniciavano il capo.
L’assassino aveva le ali da demone, era vestito di nero, gli occhi erano uno verde e uno marrone.
C’era un’ atmosfera spettrale visto che il castello era recintato da una palude piena di sabbie mobili, orchi, spettri, troll, spiriti maligni e di tre cani con tre teste.
Quando giunsero al castello il capo degli assassini entrò nel castello raccontò ai suoi guerrieri che stava succedendo una cosa orribile .
I buoni stavano avanzando con i loro draghi arcobaleno verso il castello per sconfiggere l’armata degli assassini.
I dieci assassini si stavano armando con armature di spine d’acciaio e stavano armando i loro draghi con corazze con spine di veleno mortale.
Quando giunsero i buoni, gli assassini corsero subito all’ attacco.
Gli assassini visto che erano potenziati uccisero il capo dei buoni e finì la battaglia.

Luca C.

Che bella la mia vita!

È natale
È nato il Salvatore
e a noi ha portato tanto amore
e ha scacciato via il dolore.
Durante la festa
Ho un sacco di pensieri per la testa.
Penso sempre ai miei giorni bui
Senza tenere conto delle sfortune altrui.
La mia vita
È una poesia infinita
Questa è la vita mia
E nessuno me la porterà via
Viva la vita mia
Viva la vita mia
È la più bella che ci sia!

Gabriele

Le terribili paure di Gianluca

Io sono Gianluca ho molte paure ad esempio: ho paura del buio così penso sempre che ci sia un assassino che mi vuole uccidere, ho paura dei ragni perché hanno quelle zampette che mi fanno schifo e anche se mi piacciono i felini ho paura che mi mangino, ho paura dei cani perché quando avevo cinque anni il Doberman di mio zio mi ha morso la gamba, a me fanno paura i cavalli perché una volta mi hanno morso la mano. Ho le vertigini e quindi è evidente che abbia paura delle discese.

Gianluca V.

Il prof. Gargano... che paura!

Le mie paure sono tante come quella delle tarantole e dei serpenti a sonagli. Ma la mia paura più grande è il prof. Gargano.
Ogni martedì notte penso a cosa possa succedere il giorno dopo.
Arrivato il mercoledì, alla 5° ora, quando urlo come un forsennato e sento i suoi passi mi zittisco all’ istante.
Dopo che ha messo una nota a dei miei amici, non ho neanche coraggio di chiedere se posso andare in bagno perchè me la faccio sotto dalla paura.
In corridoio, quando lo percorriamo per andare in aula informatica, non oso aprir bocca; neanche per dire una parola al mio amico con cui sono in fila.
ECCO LA MIA PAURA PIÙ GRANDE!!!

Lorenzo

Un tipo sportivo

Io mi chiamo Gianluca Vedelago, ho 11 anni. Ho i capelli castani, gli occhi azzurri, il naso normale e la bocca carnosa.
Il miei colori preferiti sono il blu e l’arancione, mi piace la fantasia e i libri orror: i piccoli Brividi e i super Brividi. Mi piace correre e praticare sport: calcio, karatè e nuoto.
Io mi piaccio cosi come sono.

Gianluca V.

Quel chiaccherone di Lorenzo

Io mi chiamo Lorenzo Boz Jacob. In famiglia siamo in sei: io, i miei tre fratelli che si chiamano: Damiano, Gabriele e Francesco; dopo ci sono i miei genitori. Vive con noi anche mia nonna. i miei hobby sono cantare e suonare il pianoforte. Mi piacciono i colori caldi, rosso, giallo e l’arancione. mi piacciono un po’ tutti gli sport, specialmente il calcio, il basket e il nuoto. Sono molto contento di essere così come sono.

Lorenzo

Le mie paure dal passato al presente

Io mi chiamo Selenia e vi racconterò le mie paure più grandi.
Le mie paure, quando ero più piccola, sono state sempre molte, per esempio:
- la paura del buio;
- la paura di far abbaiare i miei genitori;
- la paura dei ragni;
- la paura di quando mi facevano una puntura;
- la paura di ...

Adesso vi racconto le mie paure in questo momento:
- la paura dell’ago (dalla siringa);
- la paura di ragni (mi danno solo fastidio);
- la paura di stare testa in giù.

Non ho altre paure in questo momento!

Selenia

giovedì 11 dicembre 2008

Nel più Blu del Blu

Nel più blu del blu del Mar Egeo, viveva uno strano animale chiamato Tirreno.
Un giorno, stufo di stare sempre nascosto e sentire i rumori assordanti dei marinai che scaricavano merci provenienti da tutte le città possibili e immaginabili del Mediterraneo, si trasformò in una gigantesca piovra e navigando per moltissimo tempo raggiunse la costa americana; decise di abitarci per un po’, ma il caldo era talmente forte che appena toccò terra subito si scottò. Decise allora di ritornare più vicino a casa in un golfo chiamato “Golfo di Napoli”.
I pesci del golfo chiesero il nome a quello strano animale, che rispose di chiamarsi Tirreno. Per i pesci del posto lui era il mito del mare. Decisero che anche il mare dovette chiamarsi Tirreno. Ecco perché ancora adesso il mare vicino a Napoli si chiama Tirreno.

Angela ed Elia

Che fatica la scuola media...

Noi ci chiamiamo Filippo e Matteo; vorremmo fare un breve testo dove racconteremo la vita per uno studente delle scuole medie.
Per uno studente qualunque sarebbe una divertentissima esperienza, ma per noi è come una partita di calcio senza pallone cioè in realtà questo lo è per Matteo ma non per me.
Perché per Matteo la scuola è particolarmente noiosa; tranne nei momenti di ricreazione; per Filippo invece la scuola è divertente perché si imparano cose nuove e poi ci sono le sue cugine Maggie e Nicole e il suo migliore amico Matteo.
Una delle cose che a Matteo non piace è il professore Gargano e le sue punizioni corpo a corpo, la seconda cosa che non gli piace è la professoressa Formisano per i suoi ripetuti richiami nei suoi confronti.
E invece una cosa che non piace a Filippo è studiare 10 o 15 pagine anche di meno insomma studiare e basta. Questa per noi è la descrizione delle scuole medie.

Filippo O. e Matteo B.

Avventura su Giove

Giove è il pianeta più grande mai esistito e io e Matteo venuti dalla terra siamo andati a visitarlo. Giove è molto grande c’è addirittura il parcheggio per la nostra navicella inventata da noi il 9 marzo del 2147, ci sono dei palazzi alti circa 7400m, delle biblioteche contenenti 10000 libri in uno scaffale e ci sono dei robot che cucinano, lavorano, puliscono e fanno la spesa mentre gli uomini e le donne se ne stanno seduti nelle loro poltrone e per finire i bambini non andavano a scuola..
Io e Matteo siamo rimasti impressionati da quelle cose che abbiamo visto perché nella terra anche se eravamo nel 2147 e avevamo le navicelle e molte altre cose che nel diciassettesimo secolo non c’erano vedendo quei robot, quei grattaceli e biblioteche enormi siamo rimasti veramente sbalorditi.
Dunque poi naturalmente dopo 100 anni ci adattammo così andavamo in giro tranquillamente per la città di Grate Street (America).
Poi girando Giove trovammo uno splendido museo dove era custodito un grande vulcano e molte altre cose, tra cui un immenso peperoncino; ci avvicinammo con cautela quando vedemmo dei terroristi prendere il peperoncino trasportarlo nel vulcano a Matteo venne un idea magnifica quella di mangiare il peperoncino o meglio peperoncione e così fu cominciò ad ingurgitare il grande “coso piccante” anzi forse il più piccante del mondo però Matteo lo sputò immediatamente addosso ai terroristi così il proprietario del museo ci ringraziò con un miliardo di soldi giovesi però non era il palato e per la lingua di Matteo.
Dopo seicento i figli di Filippo e Matteo ritornarono su Giove e proprio in quel museo e trovarono un manifesto con disegnati i loro padri e ritrovarono anche i pezzi del peperoncino e fecero finalmente eruttare il vulcano ed entrarono nella leggenda del museo anche loro come i genitori.

Filippo O. e Matteo B.

mercoledì 10 dicembre 2008

Intervista a... me stessa

Il mio nome è: Selenia.
Data di nascita: 12/03/1997, ho 11 anni.
Frequento la: 1° media sezione:A.
Hai animali: Due cani,di razza meticcia.
I loro nomi: Sacker e Birillo.
Hai sorelle: Una di nome Silvia.
Che nomi hanno i tuoi genitori: Sandra e Silvestro.
Che lavoro fa tua mamma: Casalinga.
Che lavoro fa tuo papà: Muratore.
Hai cugini: Cinque
Come si chiamano: Giada, Flavio, Agnese, Claudio, Elisa.
Quanti anni hanno: Giada 15, Flavio 11, Agnese 9, Claudio 9, Elisa 6.
Come si chiamano i tuoi prof. e che materia insegna: Marco Gargano (informatica), Adriana Bozzo (matematica e scienze), Lidia Lini (lettere), Nicoletta Pantaloni (inglese), Katia Bortolan (francese), Marialuisa Faotto(arte e tecnologia), Silvia Saccaridi (scienze motorie e sportive), M. Antonia Mastropasqua (religione)e Damiano Pavan (musica).

Selenia

Il piccolo Lu

C’era una volta il piccolo Lu, che viaggiava con una grande valigia dove teneva tutte le sue cose.
Viaggiava in continuazione e si fermava solo per dormire.
Un giorno si fermò in una foresta, comminò per ore ed ore senza fare soste, quando calò la notte si fermò sotto una grande quercia, aprì la sua grande valigia e ci entrò si sistemò e poi la richiuse.
Passò di lì un anziano signore e vide quella valigia, la prese e la portò a casa sua.
Quando il piccolo Lu si svegliò aprì la valigia pensando di essere ancora nella foresta, invece si trovava in una grande casa, lui si guardò intorno senza sapere dove si trovasse. Il piccolo Lu non vedendo nessuno, si mise a esplorare la casa.
Il vecchio tornò a casa e trovò la valigia aperta. Guardò dentro che cosa ci fosse; c’era una confusione immensa.
Lu vide il vecchio e gli chiese dove si trovava e di chi fosse quella grande casa.
Il vecchio rispose che si trovavano nella Città di Ba e che quella era casa sua e che lui era il Grande Mago, il più saggio del villaggio. Lu allora chiese al Grande Mago:
“Grande Mago, mi può insegnare qualcosa?”.
Il Grande Mago sbalordito ci pensò un po’ di tempo e poi rispose:
“Sì, ve bene ti insegnerò qualcosa, ma prima dimmi il tuo nome”.
Lu si scusò e gli disse che il suo nome era Piccolo Lu, ma lui preferiva solo Lu.
Il Grande Mago gli disse che avrebbero iniziato le lezioni il giorno dopo. Lu rispose che a lui andava bene.
Il giorno dopo Lu si alzò presto, preparò la colazione. Dopo un po’ di tempo, Lu ebbe finito di preparare la colazione andò a svegliare il Grande Mago.
Il Grande Mago si svegliò e gli chiese cosa volesse Lu gli disse che aveva preparato la colazione. Così iniziò la giornata di Lu.
Lu dopo molti anni d’ insegnamento da Grande Mago, lui diventò il Grande Mago Lu.

Selenia

Le mie ganzissime paure

Ciao sono Gabriele e non ho paure a arte certe cose che proprio non mi piacciono cioè i professori come me li immagino io sono davvero paurosi cioè con tentacoli per scrivere 21 voti di seguito con il computer e soltanto per sgridarci ma ho capito che non sono tanto poi così cattivi a parte qualche “mostro” mutante. Ma a parte questo mi fa paura anche la morte spero che se succederà spero non a mè.

Odio per vari motivi moltre altre cose ma per questa volta vi racconto solo queste cose…. ah aspettate… non ditelo mai a nessuno, ok? Ciao.
ALE! Son tornato beppi come va finirò di raccontarvi le mie paure cioè ho paura dei ladri ho sempre il terrore che di notte sfondino la porta con una motosega e mi sparino con una pistola calibro22’utyi8 gaaaaaaanzo però sarebbe stramitico anche se a pensarci bene meglio di no adesso ho davvero finito.

Gabriele

Quel ciuccellone di Gabriele

Ciao io sono Gabriele sono alto 1.55 ho 11 anni mi piace giocare a calcio però come sport pratico il basket. Mi piace anche giocare a psp o meglio è il mio hobby altri miei hobby invece sono andare all’ hobbit un negozio di carte io colleziono carte di yu gi oh mi piace giocarci con i miei amici e scambiarle con loro ODIO FARE I COMPITI in tutte le maniere però si sà com’è la scuola compiti compiti compiti compiti compiti compiti e niente altro a parte ginnastica.

Gabriele

Il mostro della palude maledetta

Non abbiamo mai avuto tanta paura in vita nostra !!!
Proprio quella sera volevamo vedere il nuovo film Harry Potter e l’ordine della fenice. Mentre stavo per entrare nello sala, Carlotta mi tirò il braccio attratta da un altro film, intitolato: IL MOSTRO DELLA PALUDE MALEDETTA.
Dopo averla ascoltata, la seguì nella sala e prendemmo posto alla fila P-10/11.
Poi io andai a prendere una vaschetta di pop-corn e quando tornai non la vidi più. Allora credevo che mi avesse fatto uno scherzo, ma passavano i minuti e io non la vidi più.
Iniziai seriamente a preoccuparmi.
Stavo quasi per chiamare i carabinieri, quando improvvisamente sentii dallo schermo un urlo agghiacciante...era Carlotta che mi chiedeva aiuto.
Quando la vidi era sullo schermo, come se fosse stata risucchiata.
Non feci a tempo neanche a rispondergli che in un lampo venni risucchiato insieme a lei.
Eravamo nel bel mezzo del film, stavamo vivendo gli stessi momenti dei personaggi.
Noi non li badammo e continuammo per la nostra strada. Per la via, trovammo strani e bizzarri pericoli come un’anaconda lunga 1 m, un’ape grossa come un computer, un gobelin geneticamente
modificato ecc.
Camminammo per ore e ore finché non arrivammo ad una piccola e malridotta.
Entrammo con cautela ignorando il possibile pericolo di incontrare un mostro che ci potesse mangiare con contorno di patatine o che più semplicemente ci trasformasse in brutti e pustolosi rospi marroni.
Continuammo a camminare per due ore intere quando incontrammo
un mostro SBRODOLOSO, FANGOSO, PALUDOSO e terribilmente puzzolente!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Parlava con una strana lingua: BLOEEEEEE, BLUOOOO!!!!!
Noi impauriti, indietreggiammo lentamente per non farci rincorrere dal mostro.
Carlotta spaventata, mi chiese:
-Hai qualche brillante piano?!
-Sì! Forse né ho uno!-gli dissi
-Senti questo... Pssss e poi pssss e dopodichè pssss! Capito?
-Sì credo di avere afferrato...
Finito il discorso, anzi il bisbiglio, misi atto il piano.
Gli corremmo addosso e, come previsto il mostro si colò tutto sul fango.
Sconfitto il mostro, come per magia ci ritrovammo di nuovo ai posti 10/11.
Fu un’avventura fantastica anche perché vinsi la mia più grande paura.

Carlotta Z. e Lorenzo

Buio, che paura!

Io e le mie paure non ci assomigliamo affatto. Loro sono:
- paura del buio
- paura del temporale quando è in tempesta
- paura degli assassini
- paura degli squali
- paura dei ragni
- paura delle interrogazioni
Per esempio c’è stata una volta in cui sognando che i miei genitori stavano parlando con degli amici e, senza accorgersi della mia assenza, un africano mi prese alle spalle e ... mi svegliai.
Poi c’è stata anche quella volta della tesina di fine elementari. Stavo entrando nell’ ufficio delle interrogazioni per esporre la mia tesina, quando alle spalle una direttrice mostro gigante, bavosa, verdognola, e agguerrita mi prese perché voleva mangiarmi le tesine.
Io gli tirai un pugno in faccia, ma quella si mangiò sia le mie tesine
sia...come al solito, mi svegliai!
Bhè, i miei sogni più brutti li ho detti, le mie paure anche, non c’è nient’ altro da dire!
Ecco le mie paure.

Carlotta Z.

Quella chiaccherona di Carlotta

Ciao, mi chiamo Carlotta 1 ragazza di 11 anni.
Vivo a Treviso con la mia famiglia e con i miei 2 gatti: Pallino e Polpetta.
Ho i capelli lunghi marrone chiaro, gli occhi celesti, la bocca carnosa, e il naso normale.
Mi piacerebbe vestirmi sempre in jeans con 1 maglietta attillata e le All Star.
Di carattere sono gentile e simpatica ma posso essere anche vendicativa.
Mi piace mangiare l’hamburger con le patatine in aggiunta della coca-cola.
Gli amici dicono che sono simpatica, allegra, sorridente, divertente e giocosa.
Il mio sport e’ la danza i- pop / moderna e adoro gli animali.

Carlotta Z.

giovedì 4 dicembre 2008

Gli squali... che paura!

Ognuno di noi teme qualcuno o qualcosa ad esempio del buio o a dirittura dei professori, quindi chi nega di avere paura, è un bugiardo, oppure è timido perché ha paura che lo prendano in giro!
Io, Giulia, ho paura di ragni, serpenti, scorpioni, vipere, squali, orche, della matematica e soprattutto della scuola.
Io, Barbara, ho una paura atroce degli squali e quando ne vedo uno, che sia in un acquario, in un film o chissà dove, un brivido mi attraversa la schiena; quando, in California, ho dovuto nuotare tra le reti antisqualo e ogni tanto al di fuori delle reti vedevo delle pinne triangolari, mi sembrava di svenire!!!
Avere delle paure può anche essere positivo perché ci permette di maturare, di affrontarle e quindi di avere il fegato di convincersi che non dobbiamo impaurirci di niente e di nessuno.
La vita è piena di rischi, perché non rischiare!!!

Barbara e Giulia B.

La nostra amicizia

Tutto cominciò quel triste primo giorno d’asilo...
Arrivammo a scuola con quel graziosissimo nonché bruttissimo grembiulino bianco; eravamo in braccio alle rispettive mamme con le lacrime fino alle suole delle scarpe.
Dopo le lotte di Wrestling tra noi e la maestra per rimanere tra le braccia della mamma finalmente dedicemmo di cedere e quindi andare in classe.
Ci misero sul grembiule un fiocchetto colorato in modo da distinguere le classi.
I nostri tre anni d’asilo passarono serenamente e in un batter d’occhio ci trovammo alle ELEMENTARI con la nostra solita fortuna di essere in classe insieme; e dopo cinque lunghi, noiosi, pesanti anni eccoci qui alle medie: secondo voi, siamo in classe assieme? Ormai, è tradizione: siamo entrambe in 1°B!!! Siamo felici, ma un po’ preoccupate perché la mole di lavoro è aumentata e anche l’impegno richiesto è maggiore e quindi augurateci in bocca al lupo e noi di sicuro vi risponderemo: crepi!!!
Ora siamo diventate migliori amiche e quindi condividiamo ogni segreto e passione come i Jonas Brothers [i tre fratelli riportati qui sotto (ce ne è anche un quarto, ma non è nella rock band)]. Al momento siamo impegnate a sognare i Jonas Brothers: vi preghiamo di chiudere questo file !!!!!!


ARRIVEDERCI!

Barbara e Giulia B.

Il bosco incantato

C’era una volta un tapiro esso viveva in un bosco incantato; quel bosco era pieno di bacche magiche in grado di cambiare qualsiasi cosa, erano stupende, di tutti i colori e sull’erba verde smeraldo sembravano delle pietre preziose. Un giorno il tapiro si trovò davanti a una cosa che non aveva mai visto: una sequoia!!!
Era di color arancione e immensamente grande in confronto al suo corpo, ma soprattutto in confronto al suo cervello di gallina!
Stava per calare il sole e lui dovette tornare a casa; la notte non riuscì a dormire perché era incuriosito da quell’ immenso albero… Così uscì in piena notte, facendo attenzione a non svegliare i genitori, per andarla a vedere, ma dove l’aveva vista l’ultima volta non c’era più.
Si addormentò dalla stanchezza, ma dopo poco si svegliò poiché sentì dei passi, aprì gli occhi e vide davanti a se una bellissima ragazza, dai capelli biondi e gli occhi verdi color erba!!!
A quel punto i due si guardarono il naso e entrambi esclamarono:
-Che bel naso che hai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La ragazza gli raccontò tutta la storia e il tapiro le promise che avrebbero catturato la strega che le fece l’incantesimo… la ragazza aggiunse che l’incantesimo era molto difficile da togliere visto che ormai erano dieci anni che lei di giorno diventava un albero!!!
Il tapiro non se la diede per vinta escogitò un piano, infine disse:
- Agiremo di notte, in questo modo non verrò scoperto dai miei genitori e inoltre la strega non se lo aspetterà!!!
La sera dopo il tapiro andò dalla ragazza-sequoia, che si era già trasformata in umana e si incamminarono verso il castello della strega.
Senza paura entrarono e appena la strega li vide, con il suo sguardo malefico li fulminò e i due vissero per sempre morti e contenti in purgatorio.

Barbara e Giulia B.