venerdì 23 gennaio 2009

Il cervo e il cacciatore


C’era una volta un cervo che scappava perché sapeva che il re di quel paese per il suo compleanno aveva deciso di fare una cacciata per festegiare. I cervi erano scappati ma uno non credeva che il re avrebbe fatto questa festa. Lui faceva le feste perché aveva tutto il bosco per lui. Arrivò il giorno preferito ed il re comandò ai cacciatori di prepararsi per la caccia e di preparare i cani ei guinzagli. E partirono, i cani sentirono odore, i cacciatori  li slegarono e i cani rincorsero il cervo e lo morsero, ma il cervo riuscì a scappare e scappò con il resto del branco. I cani con i cacciatori lo rinseguirono e videro tanti cervi. I cacciatori davano una ricompensa ai cani e li misero nel castello. Loro caricarono i fucili e centrarono i cervi. Ad un cacciatore gli cascò per terra una cartuccia e i cervi scapparono. I cacciatori spararono ai cervi e il cervo che non ci credeva  prima di morire chiese scusa al capo cervo e morì perche un cacciatore lo uccise.

Davide

La strega e il leone

C’era una volta una perfida strega che voleva conquistare tutto il mondo. Il suo servo che era un leone si stancò di stare con lei e chiese aiuto a un cacciatore che passava di la di sparare alla strega; il cacciatore accettò ma in cambio voleva la bacchetta magica e la scopa della strega. Il leone acettò e corse dalla strega per fare la chimica mentre il cacciatore prese la mira e sparò un colpo e uccise la strega; il leone diede tutte le cose della strega al cacciatore, come gli aveva promesso. Il leone visse con il cacciatore creando formule magiche che uccidevano solo le streghe cattive.

Davide

giovedì 8 gennaio 2009

Un tipo attivo

Io sono Alessandro, sono nato nel 1998; abito a Treviso, più precisamente a san Giuseppe. Sono un tipo molto attivo, infatti faccio nuoto e calcio mi piace andare in bicicletta; sono molto veloce e astuto, ho i capelli biondi gli occhi azzurri. I miei hobbyes sono i videogiochi, costruire case con cuscini, giocare alle astronavi in macchina dei miei genitori, innaffiare il prato, guardare la tv e ascoltare musica rock. Nel 2005 ho frequentato le elementari alle Rambaldo degli Azioni. Le mie materie preferite sono: informatica,italiano,scienze e ginnastica, li ho conosciuto 7 nuovi amici molto simpatici e spiritosi. Nel 2007 ho finito la 4 elementare dopo la 5 sono andato in 1 media tutti e 6 gli anni sono stato sempre in sezione B. Alle medie mi trovo bene, qui ho conosciuto Filippo nobile, è molto simpatico e spiritoso, fuori dalla scuola vado quasi sempre da mia nonna e mi diverto molto a giocare ai militari e agli esploratori. A casa mia c’è un gatto, per precisare il mio gatto che, quando gli dico zampa mi da la zampa, e quando dico palla mi porta la pallina rossa che adora graffiare. Un giorno la gatta mi ha seguito in appartamento al 4 piano, e io non me ne sono neanche accorto. Ma una volta il mio odioso vicino di casa Marco apposta gli ha pestato la schiena e oggi, se Marco si avvicina alla mia gatta lei graffia. Un giorno gli ho teso una trappola e lui ci è caduto in pieno. Cambiando completamente discorso, la nuova scuola mi piace molto e mi ci trovo bene: ho 10 amici!

Alessandro

Le paure di Davide e Riccardo

Ora vi sveleremo le nostre paure, però voi dovrete mantenere il segreto!
Noi ovviamente io e Davide abbiamo paura del professore Gargano quando si arrabbia, dei ladri quando scassinano le case, delle persone estranee che ci possono rapire o addirittura ucciderci.

Davide e Riccardo

La famiglia che si ritrova

C’erano una volta delle figlie e la loro mamma era misera e per guadagnarsi dei soldi lavoravano a lavare i panni. La figlia maggiore stanca di quella vita disse che voleva andare a lavorare con il diavolo. La mamma la fece tacere perché sapeva cosa poteva accadere. Dopo alcuni giorni arrivò un signore elegante con un vestito nero e un naso di ferro. Voleva vedere le figlie per comprare la figlia maggiore. La mamma stava preparando la figlia maggiore e vide il naso di ferro. Disse alla figlia che non sarebbe stata male con quel signore. La figlia maggiore insisteva e la madre la lasciò andare. Il signore abitava in un castello e si vedeva da lontano dei bagliori. La figlia maggiore tremava e il signore la incoraggiò di entrare, li diede le chiavi e le mostrò le stanze tranne una, disse di non aprirla mai. Stanca si addormentò nel letto preparato appositamente per lei. Durante il sonno il signore con il naso di ferro mise dei fiori. Al mattino il signore andò fuori dal castello e lei svegliatasi aprì la porta è vide le anime che piangevano e lei si accorse che naso di ferro era il diavolo. Una fiamma andò nel fiore e l’aiutante si accorse che quel signore era il diavolo. L’aiutante si accorse che non aveva scampo e si nascose dentro ad un armadio. Il diavolo lo trovò e vide il fiore bruciato. Il diavolo lo buttò sul fuoco insieme alle anime dannate. Il giorno dopo andò dalla signora e disse che voleva l’altra figlia. La mamma accettò e il diavolo accompagnò la figlia nella sua casa. Li diede le chiavi e li mise il fiore in testa. E fece le solite raccomandazioni, il giorno successivo il diavolo se ne’ andò e l’aiutante si tolse il fiore e andò a vedere la stanza. Vide il diavolo tornare, chiuse la porta a chiave e si rimise il fiore. Il diavolo disse che quel fiore era bello fresco e sarebbe restata ad abitare con lei. Il diavolo nel giorno seguente tornò al suo lavoro. La ragazza liberava la sua sorella e scappò con lei a casa. Misero una croce nel giardino e cos’ì il diavolo non poté entrare in casa.

Davide

mercoledì 7 gennaio 2009

Il serpente rametto

Eh, le mie paure… cimici, ragni e serpenti. Però vi voglio raccontare una mia esperienza diretta.
Un giorno stavo camminando felice per un sentiero di montagna quando qualcosa tra le foglie si mosse. I raggi del sole si stagliarono tra le fronde degli alberi e le scaglie della biscia brillarono. Un lungo sibilo mi fece capire che la biscia era arrabbiata. Feci un salto indietro ed inciampai; stavo per morire di paura, mi sembrava di non sentire più nulla, ero in trance. Mi ripresi dallo shock solo quando realizzai che il rettile stava strisciando verso monte. Dopo momenti che parvero interminabili, riuscii a muovermi. Iniziai a correre come un forsennato e finalmente mi fermai in una radura; il sentiero era finito, insieme alla mia strana avventura; che corsa trafelata avevo fatto!

Luca C.